Colpo di scena clamoroso a 4 Ristoranti di Alessandro Borghese: uno degli ex vincitori ha vuotato il sacco e ha svelato che le cose sono ben diverse da come le vediamo noi a casa.
4 Ristoranti è giunto ormai alla decima edizione e al timone, fin dall’inizio, c’è sempre lui: il mitico chef romano Alessandro Borghese che con la sua simpatia riesce a sdrammatizzare ogni situazione. Il format è il medesimo fin dalla prima puntata: un format semplice e, proprio per questo, di successo.
In pratica 4 ristoratori della medesima zona si sfidano a suon di antipasti, primi, secondi e dessert per aggiudicarsi il premio finale che consiste in un assegno di 5mila euro più altri benefit che cambiano di anno in anno. Nonostante 4 Ristoranti sia uno dei programmi più amati e più seguiti, il dubbio che sia tutto finto lo abbiamo avuto un po’ tutti.
Tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti se le cose sono esattamente come le vediamo noi da casa oppure se ci sia dentro pure un bel po’ di finzione quando i ristoratori litigano o, addirittura, s’insultano. E poi veramente chi vince si intasca 5mila euro? Uno degli ex vincitori ha vuotato il sacco: no, non è proprio tutto come sembra.
Dopo 10 anni di trasmissione, un ristoratore svela tutto: quello che succede in realtà durate le riprese non è proprio come lo vediamo a casa. E il premio finale? L’assegno è finto.
A vuotare il sacco è un ex vincitore di una delle puntate e, precisamente, Giorgio caruso, titolare della pizzeria Lievità a Milano che vinse qualche tempo fa sfidandosi con altre pizzerie del capoluogo lombardo. Nel corso di un’intervista rilasciata a Dissapore, Caruso ha spiegato che, anche se da casa noi vediamo il ristorante pieno di clienti, in realtà durante le riprese deve essere rigorosamente chiuso al pubblico: pertanto quelli non sono veri clienti.
Ma la rivelazione più sconvolgente riguarda il premio finale: l’assegno di 5mila euro. Caruso ha precisato che è finto, si tratta di un assegno simbolico ma finto: il titolare non può andare il giorno dopo a versarlo in banca. I soldi, però, arrivano per davvero ma tramite bonifico dopo circa un paio di mesi.
Dunque alla fine il premio esiste e viene erogato effettivamente ma si rende tutto più scenografico e romanzato con la consegna simbolica di un assegno finto: una finzione che, tutto sommato, ci sta ed è pure comprensibile visto che non sarebbe sicuro girare con in tasca un assegno di 5000 euro. La cosa fondamentale è che tutto il resto sia vero e su quello non ci sono dubbi: le votazioni sono reali e i litigi pure.
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